L’eroica morte sotto il piombo tedesco del 1° Aviere Salvatore Rubini a Rodi nel febbraio del 1945 venne portata a conoscenza di mio padre, ultimo comandante dell’Aeronautica dell’Egeo, soltanto al principio degli anni ’90 tramite gli scritti di Gino Manicone autore di vari libri sulle vicende italiane nel Dodecaneso.
Riuniti in mensa, ascoltavamo sull’attenti il solito bollettino di guerra che da un po’ non portava che amarezze; la voce di Badoglio, con il suo marcato accento piemontese, annunciava al mondo che l’Italia aveva chiesto l’armistizio.
Già all'indomani dell'armistizio, il 9 settembre 1943 avviene in Italia il primo combattimento tra alcuni MC 205 della Regia contro velivoli della Luftwaffe nei pressi di La Spezia. Circa 200 velivoli e 2000 uomini della Regia Aeronautica riescono a raggiungere il Sud.
Nel Museo Aeronautico di Vigna di Valle, il glorioso SM-79 con l’identificativo di squadriglia 278 (attualmente in fase di restauro) è collocato a meno di 20 metri dall’F-104 su cui spicca un curioso stemma con 4 gatti bianchi e neri (vedere figura) ed il nome C.E.
Per il lettore che vuole approfondire consigliamo il testo di riferimento che ricostruisce le vicende dell'8 settembre in Egeo: La resistenza dei militari italiani all'estero, autore Iuso Pasquale, edito dall'Ufficio Storico SME.
Queste pagine sono tratte dal libro di Gino Manicone “Nei Cieli del Levante”. L’autore, all’epoca aviere della Regia Aeronautica, è stato testimone degli avvenimenti narrati, di cui ci fornisce un quadro puntuale e lucido. Egli non riuscì a fuggire dall’isola, catturato dai tedeschi, condivise con gli altri militari italiani i
In queste pagine vogliamo ricordare non soltanto i grandi sconvolgimenti e le tragedie conseguenti all'armistizio dell' 8 settembre 1943 in Egeo ma anche le vicende più singolari. Spesso la realtà supera la fantasia e sorge spontaneo chiedersi, leggendo tali storie, se esiste una regia occulta dietro le nostre vite.
A Rodi già dalla fine dei combattimenti dell’ 8 settembre, iniziò la disperata ricerca di un qualche mezzo per raggiungere le coste della vicina Turchia. Il porto e la città di Rodi sarebbero dovuti rimanere sotto il controllo italiano indefinitamente in base all’accordo di resa firmato tra Campioni e comandante
Gli avvenimenti dell’8 settembre 1943 in Italia sono stati oggetto di studio, analisi, discussione nelle più svariate sedi. Ad eccezione delle tragiche vicende di Cefalonia la saggistica e la ricerca storica hanno confinato le vicende di quel drammatico settembre fuori dall’ Italia nel dimenticatoio.
Il Settore «Piazza» di Rodi, comprendeva la città di Rodi e le sue immediate adiacenze. Era suddiviso in quattro Sottosettori delimitati a Nord dalla stessa città di Rodi ad Est dalla cittadina di Trianda, ad Ovest dal villaggio di Koschino e a Sud dalla zona di Zairi, dove esisteva il