Il Settore «Piazza» di Rodi, comprendeva la città di Rodi e le sue immediate adiacenze. Era suddiviso in quattro Sottosettori delimitati a Nord dalla stessa città di Rodi ad Est dalla cittadina di Trianda, ad Ovest dal villaggio di Koschino e a Sud dalla zona di Zairi, dove esisteva il
Il Settore San Giorgio, comprendeva una estesa area prevalentemente pianeggiante che dalla zona di Trianda arrivava quasi alle alture di Castello. Questo esteso Settore era comandato dal Col. Capigatti. Sul piano operativo era diviso in due sotto settori: quello di «Calavarda», Comandato dal Maggiore Davià e quello di «Villanova» Comandato
Tale Settore era strategicamente importante perché controllava oltre ad un tratto della rotabile orientale dell’Isola anche due ampie baie marine, facilmente accessibili ad eventuali sbarchi nemici.
Il 9 dicembre del 1943, in terra lontana dall’ITALIA stravolta dalla furia di forze belligeranti su opposte fazioni, Gennaro Tescione, avvocato, giovanissimo ufficiale, di origine casertana, immolava la sua vita alla Patria. Gli venne concessa la Medaglia d’Oro al Va/or Militare alla memoria.
Più o meno così deve essere apparsa la colonna dei Panzer IV all’incrocio della strada da Salacos con la nazionale costiera in località Casalogna (Settore difesa Villanova) quel 9 settembre alle 18.
L’eroica morte sotto il piombo tedesco del 1° Aviere Salvatore Rubini a Rodi nel febbraio del 1945 venne portata a conoscenza di mio padre, ultimo comandante dell’Aeronautica dell’Egeo, soltanto al principio degli anni ’90 tramite gli scritti di Gino Manicone autore di vari libri sulle vicende italiane nel Dodecaneso.
Uno dei compiti prioritari per la Commissione per la tutela degli interessi italiani nel Dodecaneso, presieduta da Antonio Macchi durante il mandato britannico, fu quello di ricostruire i crimini nazisti e le vittime (quasi tutti militari italiani ), questi sono i risultati delle loro ricerche:
All’Armistizio seguirono tre giorni di scontri tra la guarnigione italiana e quella tedesca. Gli scontri cessarono l’11 settembre sotto la minaccia di bombardamento della città dall’aviazione tedesca, con un accordo tra il generale tedesco Ulrich Kleeman, Comandante della Divisione d’Assalto RHODOS (Sturmdivision RHODOS) ed il Governatore Civile e Militare del
Le autorità italiane tennero ad evitare ogni collusione con quelle tedesche in campo giudiziario, respingendo la richiesta di fornire un giudice da aggiungere al tribunale militare tedesco quando si dovevano giudicare militari italiani'.