Le autorità italiane tennero ad evitare ogni collusione con quelle tedesche in campo giudiziario, respingendo la richiesta di fornire un giudice da aggiungere al tribunale militare tedesco quando si dovevano giudicare militari italiani'.
"La conquista di Rodi, è nella storia militare italiana, una delle operazioni meglio riuscite ma detiene anche il primato di essere stato l’unico vero grande sbarco mai realizzato dalle nostre forze armate". di Alberto Rosselli
Nella storia di Rodi l’epoca cosidetta «Cavalleresca» va dall’anno 1308 all’anno 1322. Si tratta di un segmento storico di 214 anni in cui le sorti della città e dell’isola furono strettamente legate all’Ordine Cavalleresco dei «Giovanniti» che operarono nel seno della controversa vicenda delle Crociate.
Rodi e le isole del Dodecaneso erano state colonizzate dai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, questi crociati chiamati anche Cavalieri Ospitalieri eressero a partire dal XIV secolo le imponenti fortificazioni e la città medievale che oggi ammiriamo ancora intatta.
Con la definitiva acquisizione delle isole dell’Egeo sancita dal Trattato di Losanna del 1923 e la nomina di Mario Lago a Governatore del Possedimento termina il periodo di occupazione militare “provvisorio”.
L’armistizio dell’ 8 settembre 1943 colse le forze armate italiane impreparate. Nonostante la superiorità numerica, esse furono sconfitte dopo vari combattimenti che spesso videro gli attaccanti tedeschi a mal partito.