L’eroica morte sotto il piombo tedesco del 1° Aviere Salvatore Rubini a Rodi nel febbraio del 1945 venne portata a conoscenza di mio padre, ultimo comandante dell’Aeronautica dell’Egeo, soltanto al principio degli anni ’90 tramite gli scritti di Gino Manicone autore di vari libri sulle vicende italiane nel Dodecaneso.
Queste pagine sono tratte dal libro di Gino Manicone “Nei Cieli del Levante”. L’autore, all’epoca aviere della Regia Aeronautica, è stato testimone degli avvenimenti narrati, di cui ci fornisce un quadro puntuale e lucido. Egli non riuscì a fuggire dall’isola, catturato dai tedeschi, condivise con gli altri militari italiani i
All’Armistizio seguirono tre giorni di scontri tra la guarnigione italiana e quella tedesca. Gli scontri cessarono l’11 settembre sotto la minaccia di bombardamento della città dall’aviazione tedesca, con un accordo tra il generale tedesco Ulrich Kleeman, Comandante della Divisione d’Assalto RHODOS (Sturmdivision RHODOS) ed il Governatore Civile e Militare del
Un accordo segreto tra Italia e Repubblica federale tedesca sui criminali di guerra permise la liberazione del cosiddetto “gruppo di Rodi”, il nucleo più numeroso di criminali nazisti consegnati alla giustizia italiana dagli Alleati.
Le autorità italiane tennero ad evitare ogni collusione con quelle tedesche in campo giudiziario, respingendo la richiesta di fornire un giudice da aggiungere al tribunale militare tedesco quando si dovevano giudicare militari italiani'.
L’armistizio dell’ 8 settembre 1943 colse le forze armate italiane impreparate. Nonostante la superiorità numerica, esse furono sconfitte dopo vari combattimenti che spesso videro gli attaccanti tedeschi a mal partito.