Il Comando DICAT (Difesa Contraerea Territoriale ) e F.A.M. (Fronte a Mare) erano siti sul Monte Patella in un bunker sotterraneo a prova di gas con volta di cemento armato spessa 1,85 metri. Il bunker era l’unico ad essere stagno contro attacchi chimici.
Nel bunker composto da 7 vani erano installate le cabine afferenti ai diversi settori controllati, la centrale telefonica e la stazione r.t. più i locali logistici, esse sono tuttora chiaramente distinguibili così come alcune scritte che le identificano. Questo è il cuore delle difese italiane oltre al bunker di comando esistevano alcune batterie antiaeree, caserme, edifici logistici ed il pozzo.
Alla prova dei fatti il bunker resistette molto bene anche alle bombe da 500 kg. Nello stesso monte era collocata la stazione RT dell’Aeronautica mentre quella della Marina era sita in località S. Spirito. Una complessa maglia d’avvistamento navale ed aereo (quest’ultima dotata anche di aerofoni) era servita da una rete telefonica [i] che collegava gerarchicamente le varie batterie ai comandi di settore. Il tallone d’Achille del tutto consisteva nel fatto che i cavi non erano interrati in tubazioni profonde di cemento armato, questa soluzione in economia non avrebbe retto ai bombardamenti aerei.
Il manufatto più particolare ed unico è il Muro d’ascolto ovvero una specie di riflettore acustico in grado di captare il rumore delle eliche degli aerei nemici sino a 25 km km di distanza. Il muro ha forma parabolica ed è diviso in 3 settori di 120 gradi che coprono tutto l’orizzonte, pertanto era possibile individuare aerei provenienti da ogni direzione. Il muro è stato costruito qui perché il Monte Patella è quello più centrale ed offre la migliore visibilità a 360 gradi. Alcuni militari erano posizionati in questa fossa ed appena sentivano il ronzio degli aerei nemici si muovevano sino a sentire la massima intensità del rumore, sul bordo della fossa potevano leggere la direzione di provenienza ovvero l’azimuth espresso in gradi sessagesimali e comunicarlo agli operatori del bunker comando che a sua volta allertava le batterie antiaeree.
Aerofono OG41, costruito dalle Officine Galileo ed installato presso il Comando DICAT di Monte Patella. Questo modello basato su due coppie di trombe e gestito da due operatori in modo indipendente, consentiva di determinare la direzione (coppie orizzontali) e la cosidetta determinazione di sito (coppie verticali) con una precisione di circa 0,5 °
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